10 maggio 2005

Bar à book

E’ una delle ultime tendenze che anche a Roma sta dilagando sempre di più: locali dove si beve in compagnia di amici, che offrono ai propri clienti anche un vasto assortimento di libri.

Per essere precisi bisognerebbe dire che il fenomeno contemporaneo di alcuni locali, ma anche dei negozi, di legare il fattore commerciale della vendita del prodotto ad un valore aggiunto offerto al cliente, come per esempio un libro o un atmosfera comunque ricercata, fa parte già da tempo di quella teoria che in sociologia viene chiamata Marketing Esperienziale, ovvero di tutta quella comunicazione interna che ruota intorno al luogo pubblico (negozio o locale ) e rivolta al cliente-consumatore.
Detto questo è senza dubbio una piacevole esperienza quella di passare una serata in uno di questi locali, dove magari insieme ad un bicchiere di vino o alle torte fatte in casa e proposte dai padroni del posto, si può anche dare uno sguardo alla libreria che spesso offre proposte interessanti.

Ne è un esempio Bar à Book presente a Roma nel quartiere di San Lorenzo in Via dei Piceni 3. Questo bar nasce proprio come piccolo locale che lega insieme il bere e la lettura. Arredato con mobili di casa stile anni ‘50, per creare quell’aria raccolta e amichevole come se si stesse a casa propria. Un unico e grande tavolo in legno posto al centro del locale, da la possibilità di sedersi insieme a gente che non si conosce e intorno, sulle pareti, scaffali con oggetti diversi che troveresti solo a casa tua. Inoltre una libreria, che raccoglie diversi volumi, soprattutto di letteratura contemporanea e bottiglie d’annata, il tutto accompagnato da una piacevole ed “educata” musica di sottofondo.
Altro esempio di questo genere di locale è Book’s Bar che è anche ristorante, questa volta ai Parioli in Via Eleonora Duse 1, dove inaspettatamente il padrone “di casa” regala un libro al proprio cliente.

Il risultato è così un locale che rappresenta l’alternativa ad una serata magari passata in un luogo chiassoso, dove la musica è sempre troppo alta per colloquiare con chi ci sta accanto, un luogo dove il piacere culinario si lega alla cultura.

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